IL PROGETTO IN BREVE
Sostenibilità, Bellezza, Inclusione: questi sono i tre pilastri dell’approccio New European Bauhaus che hanno ispirato il progetto LIFE Be-WoodEN.
Il progetto si propone di:
- promuovere la sostenibilità in edilizia superando la frammentazione della filiera locale nel settore del legno;
- superare le barriere culturali, tecniche ed economiche che attualmente limitano l’utilizzo del legno e dei materiali ‘bio-based’ nel settore delle costruzioni;
- promuovere i principi NEB nell'intero processo costruttivo: dalla produzione e progettazione fino all'installazione ed alla gestione degli edifici, nell’arco del loro ciclo di vita.
Obiettivi specifici di progetto:
- formare professionisti in grado di soddisfare le future esigenze del mercato;
- aumentare le conoscenze e le competenze dei professionisti, ricorrendo a metodologie formative tradizionali (webinar) e innovative (winter school, visite specialistiche, Innovation Laboratories, attività di Challenge Based Learning su un sito specifico;
- coinvolgere gli stakeholder di riferimento, tra cui professionisti, funzionari pubblici, aziende, esperti ed artisti, per organizzare laboratori di progettazione partecipata e di co-design su temi inerenti la qualità dello spazio abitativo e dello spazio pubblico;
- testare soluzioni progettuali innovative e sostenibili, con particolare attenzione all’edilizia sociale per gli anziani e gli utenti fragili;
- evidenziare i benefici ambientali derivanti dall'uso del legno e dei materiali bio-based nel settore delle costruzioni.
DESTINATARI
Grazie a una solida partnership europea, il progetto si rivolge a gruppi di utenti diversificati:
- professionisti e futuri professionisti: architetti, ingegneri, designer e project manager
- tecnici ed esperti del legno, agronomi e ingegneri forestali
- responsabili del settore edilizio
- aziende attive nel settore del legno
- funzionari pubblici, ecnici e dipendenti di pubbliche amministrazioni ed enti territoriali
- istituzioni a livello locale, regionale, nazionale ed europeo e ‘policy makers’
- esperti nella formazione
- Cittadini e associazioni
RISULTATI
La prima fase del progetto prevede la realizzazione di un programma di formazione e di comunicazione basato su NEBinar (webianars specificamente dedicati all’approccio NEB), webinar e podcast, per coinvolgere a livello nazionale e internazionale il maggior numero di utenti, soprattutto tecnici e professionisti.
Le fasi centrali del progetto si concentrano sulla preparazione e sull’implementazione di due azioni pilota, incentrate sul tema della costruzione in legno per l’edilizia sociale, in due diverse regioni italiane (Liguria ed Emilia Romagna). Attraverso approcci multi-disciplinari e partecipativi le azioni pilota riguardano il potenziamento della filiera locale del legno e una attività di progettazione per il rinnovo e riuso di un edificio di proprietà pubblica nel ponente ligure assegnato ad anziani.
LIFE BE-WoodEN si basa sui valori del New European Bauhaus (NEB) e segue i principi cardine del NEB Compass. Nell’ambito del progetto è stato costituito un NEB Academy Pioneer Hub capofilato dall’Università di Genova e con la partecipazione dell’Università di Firenze ed ART-ER, denominato NEB SUD Hub, specificamente dedicato ad attività legate alla filiera e all’uso del legno e di materiali bio-based nel mondo della ricerca, della formazione, della progettazione, della costruzione. Il NEB SUD Hub collaborerà con il NEBAP Hub dell'Università di Primorska, partner di progetto.
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO E GLI IMPATTI DI PROGETTO
LIFE BE-WoodEN, concentrandosi sul potenziale delle costruzioni in legno, avrà impatti significativi.
L'impiego del legno in edilizia riduce le emissioni di carbonio e inquinanti, migliora la circolarità nel settore delle costruzioni e ne diminuisce gli sprechi e ciò è ancora più significativo nel caso della costruzione di edifici multipiano.
La materia prima utilizzata proviene dalle foreste; un legno come l'abete, ad esempio, riesce a immagazzinare circa 288 tonnellate di CO2 per ettaro. Grazie al basso impatto ambientale del legno, una singola unità abitativa può immagazzinare circa 26,8 tonnellate di CO2 all'interno della struttura e risparmiare circa 23,7 tonnellate di CO2. La sostenibilità del processo si ottiene anche a garanzia che la quantità di legno tagliata risulti inferiore rispetto a quanto è naturalmente rigenerato ogni anno nelle aree forestali, anche con il controllo della provenienza dalla filiera locale.
Al termine del ciclo di vita, il legno utilizzato per le strutture portanti può essere reimpiegato come materia prima per la produzione pannelli in fibra di legno, anche per la costruzione di mobili, in sostituzione di materiali non rinnovabili quali plastica e leghe metalliche. Ciò consente al legno di continuare a immagazzinare circa 22 kg/m² di CO2 per i decenni successivi.
L'approccio del New European Bauhaus (NEB) applicato all’edilizia sociale e testato su uno specifico complesso nel ponente ligure avrà impatti positivi sull'inclusione sociale e sullo sviluppo locale. In Europa, infatti, circa 25 milioni di appartamenti sono gestiti da operatori di social housing e, in Italia, le cooperative di social housing gestiscono circa 758.000 edifici – spesso da rinnovare e riqualificare - ospitando 1,2 milioni di nuclei familiari.